I lavori riguardanti la chiesa rupestre di San Vito su Murgia Timone sono individuati nella sezione Civiltà Rupestre del progetto Parco della storia dell’uomo appaltato da Invitalia, la cui documentazione pubblica si trova al link:
progettazione -
lavori.
Dati e riferimenti normativi
Dati catastali: Comune F052 - foglio 74 - particella 27
Coordinate: 40.667117,16.6176558 -
Mappa
Il Decreto con relativa relazione non è presente su nessuno dei due siti afferenti al Ministero.
In tutta l’area descritta insistono le seguenti normative nazionali, regionali ed internazionali:
- D.Lgs 42/2004 articoli 10 e 142 lettere F e M
- Legge 771/1986
- Legge 394/1991
- Leggi Regione Basilicata 11/1990, 28/1994, 2/1998, 51/2000
- Piano del Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
- Sito UNESCO World Heritage List - criteri III - IV - V
Per quanto attiene al Piano del Parco la chiesa rupestre di San Vito si trova nella sezione di forra della Gravina quindi nella Zona A - Riserva integrale, con classificazione paesaggistica: eccezionale/elevato attinente agli aspetti naturalistici, geomorfologici ed antropici.
Stato dei luoghi prima dei lavori
La chiesa rupestre di San Vito si trova in un area particolarmente delicata del Parco della Murgia Materana per via della presenza diffusa di calcarenite facilmente erodibile. E’ una struttura che si trova lungo il versante scosceso di Murgia Timone.
Si trova a metà percorso tra San Falcione e il belvedere e per questo negli ultimi anni a partire dal 2015 è divenuta tappa consueta dei flussi turistici. Un luogo la cui tutela richiede una regolamentazione sulle visite mai prodotta dall’Ente gestore.
La chiesa presenta un coro con nicchie in entrambi i lati delle pareti dell’aula e due presbiteri con altari e nicchie terminali dove sono presenti tracce di affreschi. Particolarmente interessanti ai fini di studio scientifico le incrostazioni presenti sui lembi rimasti dei dipinti murali e nelle parti delle pareti rocciose lavorate ed incise a decorazione degli ambienti come si vede nella immagine degli interni nello stato dei luoghi prima dei lavori. In una delle camere presbiteriali dietro l’altare si trova una tomba.
Guardando il contesto circostante e le strutture presenti si comprende benissimo il fatto che la chiesa sia stata realizzata in un tempo successivo alla realizzazione del complesso rupestre originario i cui caratteri distintivi sono completamente diversi da queli dovuti alla sua trasformazione medievale. In ogni caso sono presenti tracce di alcuni aspetti dell’ambiente rupestre originario.
Di seguito le immagini che attestano lo stato del bene culturale e del contesto dei luoghi prima dei lavori.