Matera è la Città dei Sassi che nel 1993 l’UNESCO dichiara Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
I Sassi di Matera estesi per circa 32 ettari sono il primo sito del meridione d’Italia a ricevere questi riconoscimento.
Questa iscrizione nel 2007 viene integrata includendo nel Patrimonio UNESCO anche 1.000 ettari di territorio ricadente nel Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano.
Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019
Matera è conosciuta come una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia.
Matera è la città dei Sassi che sono il nucleo urbano originario costituito da una serie crescente di ambienti scavati dall’uomo nella roccia e modellati nel tempo in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che oggi ospitano il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.
I Sassi di Matera
L’architettura irripetibile dei Sassi di Matera racconta la capacità dell’uomo preistorico di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando a proprio vantaggio e con maestria mai eguagliata semplici caratteristiche come la la luce, la gravità e la capacità temica della calcarenite o del calcare che produce una temperatura praticamente costante negli ambienti scavati. Il passaggio dalla preistoria alla storia è segnato dall’utilizzo del materiale di scavo, in loco o nelle cave della Murgia, per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque e dei fenomeni meteorici.
La struttura architettonica è costituita da due sistemi, quello immediamente visibile realizzato con le stratificazioni successive di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini, e quello interno e invisibile a prima vista costituito dagli ambienti scavati nel banco roccioso dove si presentano grotte, cunicoli, cisterne, neviere, e sistemi di controllo delle acque, sistemi essenziali per la vita e la ricchezza della comunità.
Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre identico a quello dove del Parco della Murgia Materana posto di fronte sull’altro lato del canyon scavato dalla Gravina di Matera. Il versante dei Sassi, quello occidentale, è caratterizzato in basso da pareti ripide che si affacciano sul torrente. In alto il versante presenta una serie di terrazzamenti, colline e pianori più adatti all’insediamento umano, luoghi che nel corso dei millenni sono stati trasformati da villaggi rupestri in una vera e propria città.
I primi insediamenti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si svilupparono nelle grotte tutte modificate dall’uomo che in gran numero caratterizzano il paesaggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo i ripari e le grotte si sono evolui in villaggi e sistemi rupestri sempre più articolati e ricchi di elementi per il sostegno della vita in rupe.
L’uomo ha trovato sia nel calcare duro sia nella friabile calcarenite un’eccezzionale possibilità di insediamento al riparo dai pericoli naturali. I complessi rupestri costituiscono la prima forma dell’agglomerato o nucleo urbano, sistemi ed ambienti preistorici e protostorici ancora oggi presenti ed inglobati dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra in epoca storica.
Dopo aver attraversato le fasi della preistoria, il paleolitico, il neolitico e le diverse età dei metalli, la storia di Matera verrà fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo. L’impronta cristiana diviene culturalmente dominante in breve tempo. Durante tutto il medioevo il paesaggio rupestre fu sistematicamente trasformato con la costruzione o la trasformazione di numerosi luoghi di culto.
Durante il medioevo furono costruiti edifici imponenti tra i quali la maestosa Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Da questo momento in poi prende forma una nuovo nucleo urbano concentrato inizialmente intorno alla Cattedrale che si trova in cima alla collina della Civita (Civitas, città) che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud.
Il Patrimonio Rupestre
I Sassi di Matera sorgono su uno dei versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina. Sull’altro versante si estende il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano anche conosciuto come Parco della Murgia Materana, il cui paesaggio rappresenta il contesto originario dei luoghi, sviluppatosi nel tempo in agglomerato urbano soltanto sul versante dei Sassi.
Il Parco custodisce gli insediamenti più antichi del territorio. Tra questi la Grotta dei Pipistrelli i cui ritrovamenti paleolitici sono conservati presso il Museo Nazionale Domenico Ridola a Matera, i villaggi rupestri della Palomba, Murgecchia, Murgia Timone e Trasano a nord ed a sud i villaggi dell’Ofra, Serritella, Selva, dei valloni della Femmina, del Prete e dell’Aloe.
Il Paesaggio rupestre del Parco della Murgia Materana e da considerarsi tra i più spettacolari paesaggi storici e culturali al mondo inseriti in una cornice naturale essa stessa di immenso valore. Insieme ai Sassi di Matera costituisce un patrimonio unico, il Patrimonio Rupestre, che costituisce un giacimento culturale e scientifico in parte ancora originale e non alterato.